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Comunicati stampa Bocconi | 20/07/2021
Bocconi e Politecnico, il 20 luglio i primi laureati

Bocconi e Politecnico, il 20 luglio i primi laureati

IL CORSO DI CYBER RISK STRATEGY AND GOVERNANCE, PROGETTATO INSIEME DAI DUE ATENEI MILANESI, FORMA FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE CON COMPETENZE SIA TECNOLOGICHE SIA STRATEGICHE ED ECONOMICHE

Rodrigo Messina, Alexandra Blia e Giacomo Minello sono i primi laureati del Master of Science in Cyber Risk Strategy and Governance, il corso di laurea specialistica in inglese nato dalla partnership tra Università Bocconi e Politecnico di Milano, con il sostegno di sei corporate partner (Cisco, Kpmg, Intesa SanPaolo, Ntt Data, Spike Reply, Vodafone), per fornire agli iscritti le competenze per valutare, governare e gestire rischi e opportunità relativi all’ambito digitale e dell’innovazione tecnologica.  
 
Un programma, diretto da Greta Nasi, docente del Dipartimento di Scienze sociali e politiche della Bocconi, nato per rispondere all’esigenza di creare figure professionali innovative e che ha avuto un immediato successo, basti pensare che seppur non ancora laureati il 50% degli iscritti ha già un lavoro e questo nonostante gli ostacoli posti dalla pandemia.
 
“Abbiamo oggi i primi laureati di questo programma che offre agli studenti l’opportunità di sviluppare un approccio multidisciplinare sulla gestione del cyber risk, di estrema rilevanza per imprese operanti nei diversi settori”, dice il direttore della Scuola Graduate della Bocconi, Antonella Carù. “Il programma ha un valore simbolico importante perché evidenzia la capacità di collaborazione nell’integrare le migliori competenze di due eccellenze italiane come Bocconi e Politecnico”. 
 
“Il digitale rappresenta una componente strategica del PNRR e uno degli ambiti sui quali l’Europa investe maggiormente per ritrovare unità e competitività. In un mondo digitale, la sicurezza informatica diventa fondamentale per molti settori come i trasporti, l'energia, la sanità e la finanza. A questa dobbiamo fare fronte con nuove competenze che sappiano analizzarne i rischi e le opportunità non solo dal punto di vista tecnico, ma economico e sociale”,  ha commentato Donatella Sciuto, Prorettore Vicario del Politecnico di Milano.
“La pandemia, che ha imposto una notevole accelerazione al processo di digitalizzazione, ha dimostrato chiaramente come sia prioritario per ogni organizzazione, dalle imprese alle istituzioni pubbliche, analizzare i rischi e adottare strategie efficaci di cybersecurity. Una tendenza che abbiamo anticipato con questo corso di master e che oggi dimostra la sua validità.”
 
Alla prima edizione hanno partecipato 38 studenti provenienti dall’Italia e da vari paesi europei, a regime il numero di presenze sarà di 50.
 
“A farmi optare per questo corso di laurea è stato il mio innato gusto per le sfide”, dice RodrigoMessina, pavese di Gropello Cairoli, “l'idea che due prestigiose università unissero le forze per la creazione di un nuovo corso ha di gran lunga superato la paura di studiare un argomento molto diverso da quelli affrontati nel mio percorso triennale. Ho apprezzato moltissimo che nei corsi fossero visti sia l'aspetto cyber sia quello economico e manageriale dell'argomento trattato”, continua Rodrigo, che attualmente lavora presso Ing Bank a Milano, all'interno del team security & business continuity, con il ruolo di Cyber Security Intern. “Sono certo che questo aspetto mi sarà molto utile in futuro quando bisognerà allineare e far dialogare la parte business e quella IT di una compagnia, ruolo spesso ricoperto dalla figura del Chief information security officer”.
 
A sua volta già impegnata in unainternship come Cyber security analyst presso Deloitte è la greca Alexandra Blia: “Sono molto soddisfatta del programma, che mi ha dato la fiducia e l'opportunità di perseguire una carriera nella cybersecurity senza un background tecnico e soddisfare i requisiti del datore di lavoro nel settore. Oltre agli argomenti strettamente legati alla cybersecurity”, continua Alexandra, “ho avuto la possibilità di seguire corsi su altri argomenti, indirettamente legati al cyber risk, a cui sono interessata, come Fintech, Blockchain e Teoria dei giochi. Credo che offra un mix unico, di cui potrebbero beneficiare gli studenti con un background sia tecnico sia di business”. 
 
Giacomo Minello ha iniziato a lavorare il giorno prima di discutere la tesi come Cyber Assurance Specialist in Vodafone. “Il mio compito è guidare l’implementazione dei Cyber Security Controls oltre a definire e valutare vari aspetti relativi ai rischi cyber”, racconta Giacomo. “Ho scelto questo corso perché ho voluto continuare ad intraprendere un percorso accademico eterogeneo che comprendesse sia un approccio tecnico che economico-manageriale. Ritengo inoltre che in futuro due aspetti avranno un ruolo chiave per la mia carriera, ovvero la qualità dell’insegnamento e il network professionale di relazioni che, nonostante la pandemia, si è già rivelato essere un grandissimo punto di forza di questo corso”.
 
Susanna Della Vedova
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