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Comunicati stampa Egea | 30/09/2015

Cibo, salute e business la lotta all'obesita'

PERCHE' CI CIBIAMO DI ALIMENTI IPERCALORICI? QUALI SONO LE LEVE USATE DALLE AZIENDE CHE INDUCONO QUESTI COMPORTAMENTI? LUGLI, NEL SUO LIBRO PER EGEA, SI AFFIDA ALLE NEUROSCIENZE E AL MARKETING NUTRIZIONALE PER DARE UNA RISPOSTA

E’ l’obesità, intesa come fenomeno rilevante e complesso, originato da molti fattori che interagiscono tra loro, il tema del nuovo libro di Gianpiero Lugli, noto esperto di neuroshopping e coordinatore del Laboratorio di Marketing nutrizionale all’Università di Parma, Cibo salute e business. Neuroscienze e marketing nutrizionale (Egea 2015; 272 pagg.; 25 euro; 13,99 e-pub).

Un argomento questo che non può prescindere dal fatto che per comprenderlo appieno debba essere analizzato sotto diversi profili: genetici, socioculturali, ambientali ed economici con metodi e con strumenti specifici che però, sino ad ora, non hanno consentito una piena comprensione del fenomeno e l’individuazione di soluzioni adeguate. E allora che fare? si chiede per primo l’autore.

Per comprendere pienamente il comportamento delle persone, e orientarle verso traiettorie virtuose sul piano individuale e collettivo, “ci si deve affidare all’economia comportamentale e al neuromarketing che si occupano del processo con cui l’individuo arriva alla scelta, individuano le ragioni che portano all’assunzione frequente di alimenti ipercalorici in quantità eccessiva, diversamente dall’economia e dal marketing tradizionale, che si limitano ad analizzare le decisioni prese e il loro legame con l’utilità attesa”, sostiene Lugli.
E come si devono comportare le aziende per indurre e ridurre le persone a comportamenti più responsabili nel governo del proprio peso?

Nel libro Lugli non risponde a tutte le domande in tema di obesità, ma si concentra sulle diverse modalità con cui è possibile aiutare le persone ad acquistare e consumare alimenti idonei a mantenere salute e benessere.

Le imprese debbono rivedere quelle politiche di prodotto, di prezzo, di formato e di comunicazione che, attraverso l’offerta di cibi ipercalorici ad alto contenuto di servizio, hanno contribuito in maniera rilevante all’epidemia di obesità. Il soggetto pubblico deve evitare misure proibizionistiche e puntare sulla possibilità di orientare la libera scelta dei cittadini attraverso strumenti di apprendimento emotivo che facilitino comportamenti automatici e abitudini alimentari più salutari.

Nel volume sono comunque suggerite alcune soluzioni cognitive di potenziamento della nostra capacità di rinunziare a gratificazioni immediate per ottenere benefici in futuro: l’autocontrollo, per fare un esempio, che può essere appreso e migliorato. Ovvero, resistere alla tentazione di mangiare frequentemente cibi ipercalorici in quantità eccessive.

Gianpiero Lugli è professore ordinario di Marketing distributivo presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma, dove insegna Neuroshopping e coordina un Laboratorio di Marketing nutrizionale. Nello stesso ateneo è stato preside della Facoltà di Economia.

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