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Comunicati stampa Bocconi | 02/10/2014
In 20.000 al corso di moda della Bocconi

In 20.000 al corso di moda della Bocconi

PARTE DOMANI SULLA PIATTAFORMA COURSERA IL MOOC DI UNIVERSITA' E SDA BOCCONI IN MANAGING FASHION AND LUXURY COMPANIES. ISCRITTI DA 157 PAESI

Basta cercare l’hashtag #mafash14 su Twitter per rendersene conto: la Bocconi fa un passo avanti nel mondo dei Massive open online courses (Mooc). Nel giugno 2014 l’Università e il laboratorio dedicato all’innovazione didattica Beta hanno pubblicato sulla piattaforma Coursera il corso in Financing and Investing in Infrastructure. È stato un successo, con un retention rate superiore alla media del sito di formazione online. Ora, con SDA Bocconi School of Management coinvolta nel progetto, un nuovo Mooc è sulla rampa di lancio: il corso di Erica Corbellini e Stefania Saviolo Managing Fashion and Luxury Companies (#mafash14 su Twitter) inizia il 3 ottobre. È il primo corso di moda ad essere ospitato da Coursera e può essere seguito gratuitamente da chiunque, indipendentemente da età, sesso, classe, istruzione. Finora si sono iscritte 20.000 persone che vivono in 157 Paesi diversi. Per la maggior parte (18%) si tratta di statunitensi, il 53% è di sesso femminile, il 44% ha un’età compresa tra i 20 e i 29 anni. Seguiranno le lezioni online per cinque settimane, discuteranno i contenuti su un forum, lavoreranno tre o quattro ore alla settimana. Per ottenere un certificato di frequenza dovranno superare un test basato su quiz e P2P, vale a dire un esercizio che verrà valutato da altri utenti.

I video, in lingua inglese con sottotitoli in inglese, sono il cuore del Mooc. “È stata una sfida”, spiega Stefania Saviolo, responsabile del Luxury & Fashion Knowledge Center di SDA Bocconi. “Prima delle riprese abbiamo dovuto riprogettare i nostri obiettivi formativi. L’attenzione degli spettatori online scema dopo cinque minuti. Per tenerla viva siamo state focalizzate, precise, concise. Abbiamo scelto case-study familiari a persone provenienti da tutto il mondo”. Un Mooc non è un programma di e-learning ordinario. Gli studenti dovranno rispondere a domande e poll in tempo reale e interagire con insegnanti e colleghi. La conoscenza è alimentata dal confronto e Saviolo si aspetta che gli studenti diano un contributo significativo al corso. C’è anche un risvolto etico: “Condividiamo gratuitamente contenuti con persone di tutto il mondo. Molte di esse non possono permettersi di frequentare un’università top ranking. Non è rivoluzionario?”.

Il corso mira a fornire una conoscenza approfondita del business globale della moda e del lusso. «È indirizzato a chiunque sia interessato alla moda come business: manager, studenti di economia e di moda, consumatori», dice Erica Corbellini, direttore del Master in Fashion, Experience & Design Management. Sarebbe riduttivo pensare alla moda come artigianato. Gli studenti impareranno che ha una stringente logica di business e scopriranno che i suoi brand sono pionieri nel campo dei nuovi media e dei social network. Il corso ha anche un messaggio implicito: “L’università dà chiavi di lettura per interpretare i fenomeni del mondo. Se li conosci, riesci a governarli, non subirli”. L’esperienza ha ispirato anche pratiche di blended learning: Corbellini mostrerà i video del Mooc ai suoi studenti. “Ma più di ogni altra cosa, il Mooc mi ha reso un’insegnante migliore”.

 

 

Barbara Orlando
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