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| 12/10/2006

Piccoli protagonisti della nuova tv. Da utenti

I CANALI TEMATICI PER BAMBINI E RAGAZZI, NEL DIGITALE TERRESTRE EUROPEO, SONO PIù DIFFUSI DI QUELLI DI SPORT. E PRESTO, CON LA CONCORRENZA PER LA TV MOBILE, I BAMBINI SARANNO AL CENTRO DI UNA NUOVA GUERRA COMPETITIVA

Anche per le nuove forme di televisione i bambini sono un target importante. Lo si osserva già oggi con la televisione digitale e lo si vedrà, domani, con la televisione mobile. Una ricerca sviluppata su base continuativa coordinata da Margherita Pagani dell’I-Lab, il Centro di ricerca sull’economia digitale dell’Università Bocconi, analizza i canali televisivi digitali europei e i nuovi modelli di business sviluppati dalle nuove tecnologie. Tra i 125 canali tematici offerti in digitale terrestre in Europa, quelli dedicati ai programmi per bambini sono il 13%, il che ne fa il terzo genere più diffuso, dopo quelli dedicati a film e fiction (17%) e news e informazione (16%), ma in vantaggio rispetto alla musica (10%), documentari (8%), entertainment (8%) e sport (7%).

In alcuni paesi la diffusione è persino maggiore: in Svezia la loro quota (20%) è pari a quella dei canali di film e fiction e in Germania è solo di poco inferiore.

“Quella dei canali tematici per bambini è, ormai, una nicchia di mercato consolidata, con diversi concorrenti e logiche competitive che sfruttano la particolare sensibilità dei bambini al brand”, spiega Pagani. “Ogniqualvolta Disney Channel viene inserito in un bouquet, per esempio, il prezzo sale in modo percepibile”.

I bambini non rientrano nella categoria degli early adopters di una nuova tecnologia (di solito la palma va alla fascia di età tra i 18 e i 24 anni), ma in seguito possono diventare veri esperti ed esercitare un potere di persuasione sui genitori che non ha pari.

Il loro ruolo si sta già dimostrando importante nei paesi dove la televisione consente una certa interattività. “Le funzioni che vanno diffondendosi sono il parental control, che consente ai genitori di criptare i contenuti che ritengono inopportuni; i corsi aggiuntivi, per esempio di inglese, perché con il telecomando si può rispondere ai quesiti e misurare l’apprendimento; i giochi”.

I bambini si riveleranno un target importante, anche se non diretto, per gli operatori di tv mobile. È imminente il lancio di nuovi apparecchi con schermi più grandi di quelli degli attuali tvfonini, per trasmissioni che utilizzeranno un nuovo standard, dvb-h, che entrerà in concorrenza con l’umts. In un’indagine dell’I-Lab sulla percezione dei benefici e dei rischi dell’adozione di questo tipo di apparecchi, il 6% dei consumatori cita la voce “passatempo nel traffico”, intendendolo fortunatamente non per chi guida, ma per i passeggeri, e in particolare i bambini.

“Gli operatori”, spiega Pagani, “sono orientati a una competizione che si basi su contenuti targettizzati e, una volta combattuta la battaglia per la fascia di età degli early adopters, si passerà presto ai bambini”.

Fabio Todesco

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